Il Consiglio della IV Circoscrizione dice si alla fase sperimentale dell’isola pedonale in Corso Calatafimi.
La proposta del Presidente Moncada è stata approvata con 7 voti favorevoli (Silvio Moncada, Dario Buccola, Piero Buonpasso Guglielmo Ruggiero, Sandro Schiera, Salvo Lupo, Vittorio Sinopoli) e due astenuti (Nino Tuzzolino e Dentici Mirko). 1 assente (Giuseppe Di Vincenti).
La delibera prevede un confronto con l’amministrazione comunale per pedonalizzare in via sperimentale, di domenica, la zona di Corso Calatafimi compresa fra via Cuba e via Gino Marinuzzi.
“Vogliamo spostare nell’asse del circuito Arabo Normanno , le attenzioni del Comune verso le pedonalizzazioni”, dichiara il Presidente Silvio Moncada. “Tutto questo, come peraltro richiesto dai due consiglieri astenuti, dopo un confronto e l’approvazione dei commercianti e dei residenti”.
Dopo i necessari studi di fattibilità, con il supporto degli assessorati competenti, faremo una proposta che dovrà ottenere il maggiore consenso possibile.
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Ma perchè piuttosto non propongono il senso unico in corso Calatafimi e in Corso Pisani, una strada a salire ed una a scendere?
lo stradone calatafimi non si presta a pedonalizzazioni. semmai va eliminato il parcheggio, e al suo posto istituiti tram e pista ciclabile sul marciapiede anche a costo di sostituire gli alberi. giusta l’idea di percorrerlo solo in salita, e di usare corso pisani per scendere. non si può interrompere la strada per istituire un’isola pedonale in mezzo all’asfalto e ai palazzoni. allora si proceda all’abbattimento anche della caserma e all’istituzione di un parco fra cuba, cubula e villla napoli.
Infatti sarebbe bene che la proposta di pedonalizzare Corso Calatafimi non si esaurisse in sé ma al contrario si inserisse all’interno di un più ampio progetto per riqualificare la via.
A mio avviso, pedonalizzare Corso Calatafimi in via sperimentale nel giorno festivo della settimana va anche bene, ma a condizione che chi ha avanzato la proposta stia guardando con lungimiranza alla possibilità di tornare a restituire valore alla strada, e quindi continuerà a lavorare per concretizzare tale proposito.
Se tutto in futuro dovesse invece continuare a restare nello stato in cui è adesso e dovesse persistere il disimpegno che da decenni grava su Corso Calatafimi, non pedonalizziamo proprio. Non ce ne sarebbe alcun bisogno.
Proposta folle, dettata solo dall’attuale moda delle pedonalizzazioni selvagge.
Le pedonalizzazioni vanno fatte con criterio e raziocinio.
Scusate a proposito di pedonalizzazione. Ho notato da alcuni giorni nel tratto di via maqueda che và dai 4 canti fino alla stazione centrale che presidiano i vigili urbani e soprattutto ci sono i cartelli con l’indicazione di area pedonale e ciclabile, escludendo di fatto il transito ai veicoli a motore. Però subito dopo ci sono i cartelli di divieto di sosta e/o fermata. Ci sono in merito delle ordinanze che introducano questa nuova segnaletica?
Trovo che la proposta di pedonalizzare in via sperimentale Corso Calatafimi, di domenica, sia di per sé una buona idea. Di domenica, d’altra parte, non dovrebbero crearsi grossi disagi.
Mi fa ben sperare il fatto che l’attenzione inizi a spostarsi anche su zone che finora sono state del tutto trascurate. Considero Corso Calatafimi la via che più di altre necessita di essere reintegrata nel circuito storico e turistico della città.
Anticamente chiamato “stradone di Mezzo Monreale”, voluto dal viceré Marc’Antonio Colonna che nel 1580 volle creare un collegamento più agevole con Monreale costruendo una strada che fosse il prolungamento del Cassaro oltre la Porta Nuova, Corso Calatafimi è a tutti gli effetti una strada storica da riconnettere al tessuto antico . A partire dal 1771 prese ad essere sistemata ed abbellita, con un doppio filare di pioppi e platani e con fontane e statue. La bellezza della via è riportata da Giuseppe Pitrè ne “La vita in Palermo 100 e più anni fa ” in cui ne vengono decantati gli ornamenti e le fontane.
Il nome fu cambiato in quello attuale nel 1860, in onore della città di Calatafimi (in provincia di Trapani) dove avvenne la prima vittoriosa battaglia di Garibaldi contro le truppe borboniche del generale Landi. Senza nulla togliere a Calatafimi, dipendesse da me, tornerei a chiamare la strada “Mezzo Monreale”.
Per quanto oggi la bellezza della via sia nascosta, questa è ancora presente nei diversi siti storico-monumentali ancora esistenti, sebbene questi necessitano di poderosi interventi volti al recupero, la valorizzazione e la piena fruibilità.
È mai possibile, per esempio, che un monumento come la Cuba risulti ancora inglobato all’interno di un’area militare? È inaccettabile. Lo stesso dicasi per la chiesa normanna di Santa Maria Maddalena, la chiesa di San Paolo (XVI secolo) e quella di San Giacomo dei Militari (1840), nascoste ed inaccessibili perchè all’interno dell’area militare “Dalla Chiesa” (Corso Vittorio Emanuele alto), nonché per il fatto che la sede del Comando Militare dell’Esercito in Sicilia si trovi all’interno del Palazzo dei Normanni.
Le aree militari vanno spostate da qualche altra parte. È assurdo che inglobino monumenti o abbiano sede all’interno di essi.
Assieme alla Cuba, attende ancora di essere recuperata la Villa di Napoli, seicentesca ma costruita sui resti della Cuba Soprana, all’interno di un’area verde (nascosta da brutti palazzoni) in cui ha sede anche la Cubula. L’intera area del Genoardo andrebbe recuperata e liberata da ciò che la deturpa. Potrebbe nascere una nuovo parco che visto dalla strada avrebbe un effetto simile a quello del Giardino inglese.
E poi…L’Albergo delle Povere, le Catacombe dei cappuccini, la Necropoli punica etc…etc…
Tra l’altro le foto aeree mostrano come Corso Calatafimi sia ancora oncora oggi circondato da aree verdi, per quanto queste siano nascoste dietro il cemento.
È una via dalle grosse potenzialità, anche se gli interventi da effettuarsi sarebbero poderosi. Cionostante, trattandosi della strada che collega due città Unesco quale Palermo e Monreale, i lavori con i relativi capitali da investire sarebbero ben motivati.
Per tutte queste ragioni, l’idea di pedonalizzare Corso Calatafimi mi trova d’accordo. Potrebbe essere il primo passo di uno spostamento della focalizzazione su questa importante strada di Palermo, e magari poco per volta le cose miglioreranno.
un parco compreso fra cuba, cubula e villa napoli. abbattendo caserma e palazzoni che stanno in mezzo. i militari possono andare altrove, gli abitanti dei palazzi possono essere trasferiti nei tanti palazzi restaurati e lasciati vuoti del centro storico. va assolutamente realizzato un collegamento strutturale con monreale. non un bus, ma qualcosa che non viaggi in mezzo al traffico, e consenta di raggiungere monreale da porta nuova. il tram è stato bocciato dal genio civile per il problema dei parcheggi. motivazioni a mio avviso ridicole. la greenway servirà a recuperare i terreni che stanno sopra al passante, ma non a creare un collegamento veloce con monreale.
Secondo me bisognerebbe pedonalizzare urgentemente anche corso Finocchiaro Aprile; attualmente è una terra di nessuno, dove i venditori abusivi si sono installati in ogni angolo della strada, con manufatti sempre più invasivi”
In quel caso, basterebbe eliminare in maniera seria ed efficace ogni forma di abusivismo, oltre la patologia cronica del parcheggio in doppia fila.
Non è che adesso, dobbiamo inquadrare le pedonalizzazioni come la panacea per eccellenza…
Concordo con il sig. Binario. Non c’è bisogno di pedonalizzare per togliere di mezzo gli abusivi. E’ necessario piuttosto uno Stato che faccia lo Stato, che sia dalla parte del cittadino onesto che paga le tasse e non di chi delinque.
Per quello ho perso ogni speranza; oramai gli abusivi hanno messo radici; ho visto personalmente la polizia municipale passare davanti e fare finta di non vedere. Oltretutto sono tutti e dico TUTTI sopra le strisce pedonali. UN vero schifo! Una cosa indegna dio una città che cerca di avere delle pretese (cultura, mobilità sostenibile etc..) come la nostra!